Nel recentissimo Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12/2019), la Legge 27 gennaio 2012, n. 3 (modificata dal D.L. 179/2012 conv. con la L. del 17/12/2012 n. 212), così come modificata ed emendata ha la finalità di porre rimedio a situazioni da sovraindebitamento aziendale, non soggette né assoggettabili alle vigenti procedure concorsuali.
Col termine sovraindebitamento si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni e passività esistenti e il patrimonio prontamente disponibile e monetizzabile per farvi fronte, in sostanza quando si è nella condizione di non poter adempiere puntualmente alle proprie obbligazioni.
gestione della crisi d’impresa da sovraindebitamento
La disciplina della Crisi d’impresa e dell’insolvenza prevede quattro strumenti/modalità operative:
- l’accordo o concordato minore in cui viene consentito al debitore di raggiungere un accordo con i creditori per ripristinare lo status in bonis.
- il piano del consumatore “di ristrutturazione dei debiti”,
- il procedimento di “liquidazione controllata del sovraindebitato”,
- l'”esdebitazione del sovraindebitato”
A mezzo di tali procedure si prevede un meccanismo di estinzione (controllata in sede giudiziale) delle obbligazioni del soggetto sovraindebitato non fallibile, da attuarsi attraverso la collaborazione degli Organismi di composizione della crisi d’impresa da sovraindebitamento, strutture espressamente previste e regolate dal D.M. 202/2014.
Lo staff dello Studio Vassallo – Company’s Advisors ha l’idoneità quale Gestore della crisi di impresa ed opera all’interno degli Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento.
La Legge 3/2012 rappresenta una concreta opportunità per superare crisi di indebitamento, posti tutti i presupposti necessari.
Possono accedere alle procedure previste dalla Legge 3/2012 tutti i soggetti che secondo l’ordinamento italiano non rientrano nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare. Nello specifico: persone fisiche (tutte, lavoratori, disoccupati, pensionati, etc.), aziende agricole, piccoli imprenditori non fallibili, professionisti, gli enti del terzo settore e le startup innovative.
Attraverso le procedure di sovraindebitamento è possibile:
- sospendere le azioni esecutive (pignoramenti, aste immobiliari, etc)
- bloccare le cessioni del quinto dello stipendio
- pagare parzialmente i debiti chirografari (ovvero i debiti non garantiti).
Per ottenere questi benefici, nella gestione della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, è necessario dimostrare di essere debitori “incolpevoli”, cioè di non aver agito con premeditazione e fraudolenza.
Legge 3/2012 costituisce una concreta opportunità per superare difficoltà di liquidità e liberarsi definitivamente dai troppi debiti e di poter rientrare nel circuito economico.